mercoledì 29 marzo 2017

I 7 Olii della vergogna!

Venduto come olio extravergine di oliva quando invece non lo era.
Questo lo scandalo che ha colpito 7 aziende italiane produttrici di olio a cui l'antitrust ha inflitto multe salatissime per contraffazione.
La notizia risale al Giugno del 2016, quando, a seguito di una segnalazione da parte di un periodico specializzato in informazione alimentare, è scattata la mobilitazione dei carabinieri del Nas, i quali, dopo attenti prelievi di campioni ed analisi di laboratorio, hanno riscontrato olio contraffatto con evidenti difetti di riscaldo, rancido, umidità e persino muffa.
Per questo motivo sono state condannate le aziende : Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna (confezionato per Lidl) e Antica Badia (confezionato per Eurospin).
Il ministro delle Politiche Agricole Martina ha perciò deciso di rafforzare i controlli: è di assoluta importanza tutelare un settore strategico come quello dell'olio extravergine di oliva italiano.


lunedì 27 marzo 2017

Gelato all'olio extravergine di oliva



Non ci aveva ancora pensato nessuno, ma ora l'olio extravergine trova un ulteriore alleato con cui esaltare le proprie qualità. Il gelato all'olio extravergine di oliva è solo l'ultima invenzione scaturita dall'ultima competizione di Gelato World Tour tenutasi a Bologna. 
Ad accedere alla finale che si terrà a Rimini dal 8 al 12 Settembre 2017 è stato il pugliese Alessandro Leo che con la sua "crema di latte all'extravergine di oliva" ha conquistato i giudici e sbaragliato gli altri 120 concorrenti che si sono dati battaglia a colpi di gelato.
Non ci resta che aspettare metà settembre per capire se l'olio extravergine di oliva con il suo inventore sapranno imporsi come miglior gelato e gelataio internazionale.



sabato 25 marzo 2017

Come conservare l'olio extravergine:No alle oliere




Spesso ci preoccupiamo di comprare olii costosi e non pensiamo alla loro conservazione.
L'olio extravergine di oliva essendo composto per il 99% di grasso assorbe l'aria che ne altera velocemente le qualità chimiche ed organolettiche.
Qui di seguito un elenco di norme per una corretta conservazione:

No alle oliere: Sono sicuramente belle da vedere ma sono deleterie per la conservazione dell'olio perché fanno entrare aria e luce.
Anche quando andate al ristorante chiedete che l'olio vi venga servito in una bottiglia di vetro chiusa e col tappo antirabbocco cosicché nessuno possa aver inserito un altro olio al suo interno.


Attenzione alla temperatura: l'olio deve essere conservato ad una temperatura compresa, preferibilmente, tra i 12 e i 18 °C; deve essere evitato il suo congelamento e la sua esposizione a temperature superiori ai 20 °C.

Chiudere sempre la bottiglia:  Ricordati che l'olio ha una scadenza media di 18 mesi da quando è stato confezionato a condizione che non entri in contatto spesso con l'aria.Per questo motivo diventa importante il tappo della bottiglia che serve proprio ad evitare che si inneschi il processo di ossidazione.

Evita la luce: un altro fattore importantissimo che pregiudica velocemente le qualita dell'olio è la luce.Conserviamo la bottiglia in un luogo asciutto e riparato dalla luce.

martedì 21 marzo 2017

Olivastro è il miglior olio extravergine biologico 2017

 


L' Olivastro dell'azienda Quattrociocchi di Alatri (Frosinone) si aggiudica il primo posto nel concorso XXII Premio Biol tenutosi dal 18-20 Marzo 2017 ad Ostuni.
Al secondo posto il "Francibo" prodotto da Franci a Montenero d'Orcia (Grosseto), al terzo l'andaluso "Finca La Torre-Hojblanca".Al quarto posto il Mimi prodotto a Modugno (Bari).
In gara 350 oli provenienti da 15 Paesi e un numero cospicuo di new entry, sintomo di una sempre crescente riconoscibilità del premio a livello internazionale.
Il Premio Biol è patrocinato da Ministero delle Politiche agricole, Ifoam e AgribioMediterraneo. Partner: Ente Parco delle Dune Costiere, Gal Alto Salento, Università di Bari e di Foggia, Associazione Dialoghi Fluidi, Fondazione Dieta Mediterranea, Itas Pantanelli-Monnet di Ostuni, Chemiservice, Consorzio Puglia Natura, Biolitalia, Agap, Rete Utile Buono e Bio.

Italiani primi al mondo per la salute



Nonostante la crisi, la crescita che non decolla, la disoccupazione e la politica che traballa, gli Italiani ottengono il primo posto in merito alla salute. A decretarlo è stato Bloomberg Global Health Index l'indice sulla salute pubblicato dall'azienda Bloomberg che ha preso in considerazione vari aspetti come la l'aspettativa di vita che in Italia è di 82 anni, le cause di morte, e i rischi per la salute tra cui la pressione sanguigna, il consumo di tabacco, la malnutrizione e la disponibilità di acqua pulita.
Merito di questo primato è senza dubbio la dieta mediterranea ricca di verdura, frutta fresca e naturalmente l'olio extravergine di oliva di cui l'Italia risulta avere il maggior numero di cultivar al mondo, circa 500.
A dividere il podio con l'Italia anche Islanda e Svizzera, mentre la Germania è solo al 16° posto e gli Stati Uniti al 34°.
La salute parte quindi dal piatto.
Voi cosa ne pensate?

lunedì 20 marzo 2017

Come scegliere un ottimo olio extravergine




Quante volte davanti allo scaffale del supermercato ci siamo detti: "Ed ora quale olio prendo?"
Purtroppo, non possiamo aprire la bottiglia e gustarlo, nè tantomeno riusciamo a vederne il colore, ma allora, come facciamo a scegliere un buon olio che non sappia di rancido e che sia un vero extravergine di oliva?
A complicare la situazione, la poca chiarezza delle informazioni contenute sulle etichette che, come dimostrato dalla trasmissione "mi manda Rai Tre", in 12 oli su 19 sono risultate false.

Consideriamo i seguenti aspetti:

La bottiglia
Come prima cosa, osserviamo la bottiglia: deve essere necessariamente scura, per proteggere l'olio dalle fonti luminose che ne pregiudicherebbero velocemente le qualità sensoriali.
Preferiamo gli olii che si trovano più al riparo dalla luce in quanto non sono rimasti troppo a lungo esposti: le bottiglie in fondo allo scaffale sono perciò la scelta migliore.

Data di consumo
L'olio non è come il vino che più invecchia e più è buono. Trattandosi di un grasso, assorbe ossigeno innescando il processo di ossidazione che ne degrada velocemente le sue qualità.
Evitate pertanto di prendere olii che sono vicini alla data di consumo: la vita media di un buon olio si attesta al massimo sui 18 mesi da quando è stato imbottigliato.

Estrazione e spremitura a freddo
Per non alterare le proprietà organolettiche dell'olio, la lavorazione deve avvenire alla temperatura massima di 27°, si parla quindi di estrazione a freddo.
Fino a qualche tempo fa, i frantoi erano molto più rudimentali.
La spremitura avveniva attraverso delle presse su dei dischi detti fiscoli: in questo caso parliamo di spremitura a freddo.
Preferiamo sempre olii che riportino la dicitura estrazione a freddo.

Produzione e confezionamento
Uno dei fattori che può incidere negativamente sulla qualità finale dell'olio è sicuramente il tempo che intercorre tra la spremitura nel frantoio e l' imbottigliamento.
Queste due fasi devono essere le più brevi possibili onde evitare che l' olio entri in contatto troppo a lungo con l' ossigeno e favorire così il processo di ossidazione. Scegliamo quindi oli che vengono prodotti e confezionati nella stessa zona.



E se ancora siamo indecisi prendiamo un olio DOP o IGP



Mentre per l'olio extravergine non sono obbligatorie le analisi chimiche e l'analisi sensoriale effettuata da un comitato panel certificato,  per gli oli DOP e IGP tutto questo è obbligatorio!.
Infatti, un produttore che vuole immettere sul mercato il proprio olio e certificarlo con il bollino rosso (DOP) deve innanzitutto inviare alcuni campioni del suo olio in un laboratorio chimico per fare analizzare l'acidità che deve essere inferiore  al 0,8 gr, mentre i perossidi devono essere inferiori o uguali a 20.




mercoledì 15 marzo 2017

7 falsi miti sull'olio di oliva

 
 
 
 
L'olio di oliva è più grasso dell'olio di semi ? Falso

Tutti gli oli contengono la stessa quantità di grasso (99%) e apportano 9 chilocalorie per grammo. Il burro è meno calorico dell'olio perché contiene acqua (ma presenta altri svantaggi).
L'olio di oliva non fa, quindi, ingrassare più dell'olio di semi, al contrario, essendo più saporito e viscoso, ne basta una minor quantità per dare soddisfazione palatale.


L'olio di oliva è meno digeribile degli altri oli ? Falso

Al contrario, l'olio di oliva è il più digeribile di tutti ed è consigliato anche per i lattanti. L'olio di semi è più chiaro e meno saporito, ma non per questo
più digeribile. Il pregiudizio negativo deriva probabilmente dal fatto che l'olio di oliva è molto aromatico e per questo il sapore permane più a lungo.
L’olio d’oliva è più digeribile degli altri oli grazie alla sua elevata concentrazione di acidi grassi monoinsaturi, tra cui spicca l’acido oleico, utile per un migliore funzionamento delle funzioni epato-biliari.
Un olio più gustoso quale quello di oliva, inoltre, rende i cibi più appetitosi e quindi, sollecitando maggiormente i succhi gastrici, li rende più digeribili.


Il colore verde dell'olio indicata alta qualità ? Falso

Il colore verde con riflessi gialli più o meno intensi, dipende esclusivamente dalla cultivar, dal grado di maturazione e dal processo di estrazione.
Il colore dell'olio è indice di alterazione soltanto in presenza di riflessi rossastri (l'olio si è deteriorato perché non è stato conservato al riparo dalla luce o è stato estratto da olive che hanno subito una forte gelata).


La qualità di un olio dipende soprattutto dal sistema di estrazione ? Falso

La qualità di un olio dipende da molti fattori. In sintesi, un olio pregiato si ottiene:
scegliendo l’ambiente di coltivazione e le cultivar evitando attacchi parassitari
raccogliendo le olive nello stadio ottimale di maturazione effettuando la raccolta delle olive dall’albero e non a terra mettendo le olive raccolte in cassette di plastica forate conservando le olive in ambienti freschi e ventilati molendole entro 24-48 ore gestendo adeguatamente i sistemi estrattivi (curando igiene,
limitando contatto con ossigeno, controllando temperatura ecc.)


I migliori contenitori per l'olio sono le bottiglie in vetro ? Falso

I migliori contenitori sono quelli in acciaio inossidabile.
Vanno bene anche in vetro, ma opachi (cioè non trasparenti alla luce).
È preferibile che la forma dei contenitori abbia il fondo più stretto della parte centrale, come pure la bocca. Questo per ridurre la superficie di contatto rispettivamente con le morchie e l'aria.
Sono da evitare i contenitori in materiale sintetico perché trasmettono facilmente l'odore del materiale sintetico all'olio.


L'olio di oliva non va bene per le fritture ? Falso

L'olio d'oliva è uno dei migliori per le fritture, anche se
certamente più costoso. Infatti, resiste a temperature molto elevate senza bruciare e quindi senza produrre composti tossici (ancora di più quello di arachide, ma non ha altre benefiche proprietà dell’olio di oliva) .
Un olio ricco in fenoli può addirittura produrre fritture salutari.


Un olio che pizzica in gola ha un'acidità alta ? Falso

L’acidità dell’olio non è percepibile al gusto, ma si può determinare solo con apposita analisi in laboratorio.
La sensazione di “pizzicore” (piccante) è, invece, una caratteristica positiva degli oli giovani, in quanto connessa alla presenza di sostanze antiossidanti (fenoli e tocoferoli), e la sua intensità dipende dalla cultivar, dall’epoca di maturazione, dal sistema di estrazione e dalle modalità e durata di conservazione dell’olio.
La medicina attribuisce a tali sostanze un ruolo fondamentale contro l'invecchiamento delle cellule del nostro organismo.

martedì 14 marzo 2017

I benefici dei polifenoli dell'olio extravergine

 


Cosa sono
I polifenoli sono degli antiossidanti naturali presenti nelle pianti, utili nella prevenzione contro l'ossidazione delle lipoproteiine e nel reagire contro i radicali liberi ma sono anche accertati effetti positivi a chi soffre di problemi cardiovascolari e insorgenze tumorali.


A cosa servono
Non tutti i polifenoli sono però indice e garanzia di qualità nutrizionale e sensoriale, dobbiamo distinguere le varie sotto famiglie esistenti.
I polifenoli in grado di svolgere un’azione protettiva sono l’idrossitirosolo e altri derivati tipicamente presenti nell’extravergine.
L’azione benefica si sviluppa solo quando il contenuto supera un certo livello.
In altre parole secondo l’Efsa assumendo ogni giorno 20 g di olio extravergine (che contiene almeno 250 mg/litro di polifenoli) si raggiunge la quota di 5 mg di idrossitirosolo utili all’organismo.

I benefici più importanti sono
  1. Aiutano la prevenzione dei tumori
  2. Prevengono le infiammazione
  3. Prevengono le malattie caridiovascolri
  4. Favoriscono la crescita dei capelli
  5. Stimolano il sistema immunitario

Amaro e piccante
Spesso l'amaro e piccante è considerato un difetto nell'olio perché generalmente si tende a preferire un prodotto dal sapore più dolce considerandolo migliore.
Non tutti invece sanno che questo è un grosso errore di interpretazione.
non appezzando le caratteristiche chimiche e sensoriali dei migliori oli extra vergini di oliva.
L'olio essendo una spremuta di olive rispecchia il loro sapore e il loro odore che naturalmente è amaro e fruttato. Queste note sono dovute alla presenza dei polifenoli che proteggono l'olio dal processo di ossidazione che a lungare lo rende rancido e quindi dannoso all'organismo umano.


“L’OLIO DEVE PIZZICARE… PIÙ PIZZICA PIÙ È BUONO” – Dott. Gino Celletti

mercoledì 8 marzo 2017

"Prima spremitura" vs "Estrazione a freddo"

Quante volte abbiamo letto sull'etichetta di una bottiglia d'olio "Prima spremitura a freddo" oppure "Estrazione a freddo". Vi siete mai chiesti cosa significano queste frasi, che in un primo momento sembrano essere la stessa cosa? 
Dobbiamo fare prima un doveroso passo indietro e capire come funzionano attualmente i moderni processi di lavorazione e come funzionavano prima. 

I frantoi più moderni sono dotati di impianti di estrazione dell'olio detti "ciclo continuo" collegati in continuità tra di loro e che esclude ogni interruzione nella lavorazione in cui non vi e' alcuna necessita' di ricorrere ad un'ulteriore pigiatura.



Per non alterare le proprietà organolettiche dell'olio, la lavorazione deve avvenire alla temperatura massima di 27° e quindi viene detta estrazione a freddo.

Fino a qualche tempo fa, i frantoi erano molto piu' rudimentali. 
La spremitura avveniva attraverso delle presse su dei dischi detti fiscoli.



Sul primo disco, adagiato sul fondo del piatto, si dispone uno strato di pasta d'oliva, si sovrappone un secondo disco e un secondo strato di pasta e così via.
A questo punto la torre viene inserita nella pressa e sottoposta a pressioni medie dell'ordine di 400 atm.
Per effetto della pressione il mosto d'olio si separa dalla frazione solida e dal sistema drenante fluisce lungo l'esterno e lungo la foratina e viene raccolto sul piatto.
L'operazione di carico e scarico era alquanto onerosa, ma soprattutto il difetto principale era la difficoltà di pulizia dei fiscoli: le fibre trattenevano sempre residui di pasta che alterandosi facilmente per azione di muffe e dell'ossidazione conferivano all'olio sapori sgradevoli (sapore di fiscolo)
In questo caso si parla di spremitura a freddo.
Come avrete ben capito il primo metodo "Estrazione a freddo" è molto più efficiente garantendo una qualità maggiore dell'olio.

mercoledì 1 marzo 2017

Olio extra vergine,12 volte su 19 l'etichetta non è conforme al prodotto



Tutto è iniziato con il servizio del programma  "Mi manda Rai Tre" in cui venivano mostrati i risultati condotti su alcuni campioni d'olio extra vergine d'oliva presenti in commercio.
Lo scopo era quello di mostrare l'attinenza di quanto scritto nell'etichetta con il contenuto del prodotto.


12 dei 19 campioni si sono rivelati totalmente differenti da quanto dichiarato.
Ad aprire ora un'inchiesta contro ignoti ci ha pensato la procura di Siena sequestrando le 12 bottiglie d'olio per essere sottoposte nuovamente ad analisi del Cnr di Perugia.


Questi i risultati rilevati (fonte repubblica.it):


In rosso (etichetta completamente discordante dal prodotto)
In giallo (olive comunitarie ma coltivate in italia)
In verde (corrispondenza perfetta)



1. Clemente italiano Prezzo 7,30 euro 1l 100% Italiano

2. Arioli italiano bio Prezzo 5,96 1l Blend olio italiano + extracomunitario


3. Club Premium Igp toscano Prezzo 13,40 1l Olio comunitario


4. Sasso classico UE Prezzo 5,99 euro 1l Olio comunitario


5. De Cecco classico UE Prezzo 6,45 euro 1l Olio comunitario (presenza nord africano circa 10/15%)


6. Costadoro Il grezzo italiano Prezzo 9,05 euro 1l Olio extracomunitario (greco e turco)


7. Bertolli gentile UE Prezzo 5,19 euro 1l Olio comunitario (presenza mediorientali circa al 20%)


8. Monini Gran Fruttato Selezione italiano Prezzo 8,39 euro 1l 100% italiano


9. Cirio UE classico Prezzo 4,25 euro 1l Olio Comunitario


10. Farchioni Il casolare Grezzo naturale UE Prezzo 8,40 euro 1l Olio comunitario


11. Poggio Santa Maria dop Umbria Prezzo 14 euro 1l Olio comunitario


12. Terre di Siena toscano dop podere ricavo bio Prezzo 7,50 euro 1l Blend olio italiano + comunitario


13. Terre d'Italia Sabina dop Prezzo 15,85 Olio comunitario vecchio o rettificato


14. Antica fattoria UE Prezzo 3,79 euro 1l 100% italiano (presenza di cultivar marocchino)


15. Tarocco Mi Manda RaiTre Olio di semi


16. De Cinti Oro italiano Prezzo 5,09 euro 1l Olio comunitario


17. Fior fiore Coop 100% italiano Prezzo 9,16 euro 1l Olio italiano (e comunitario)


18. Sagra Oro 100% italiano Prezzo 5,65 euro 1l Olio italiano (e comunitario)


19. Val di Mazzara dop Fior fiore Coop Prezzo 11,10 euro 1l 100% italiano


20. Carapelli italiano non filtrato Prezzo 10,20 1l Olio extracomunitario