venerdì 12 maggio 2017

Vincitori XI Armonia Concorso Internazionale dell'olio extravergine




La cerimonia di premiazione del XI International Olive Oil Competition Armonia si è tenuta mercoledì 10 maggio alle ore 18.00 presso l'Expoliva 2017 - La Fiera Internazionale dell'olio di oliva

Durante la cerimonia, è stato divulgato l'elenco dei vincitori e i produttori hanno ricevuto il Trofeo e le Menzioni Speciali.
Sono stati assegnati premi speciali per l'impatto comunicativo del design dell'imballaggio e dell'immagine grafica delle etichette.

Non è stata solo una cerimonia di premiazione, ma anche un'occasione per incontrarsi e per relazionarsi con i produttori di eccellenza nei vari campi!

Qui potete trovare l'elenco dei vincitori e dei riconoscimenti speciali per l'imballaggio.




FRUTTATO INTENSO
1° Classified : Villa Magra – Franci S.N.C. – Toscana (Italy)

2° Classified: Balija – Balija O.P.G. – Croatia

3° Classified: Mariolo – Az. Agr. Mori Concetta – Toscana (Italy)

Grand Mention:

  1. Bravoleum Nevadillo Blanco - Explotaciones Jame S.L. - Spain
  2. Don Gioacchino - Agricola Leone Sabino – Puglia (Italy)
  3. D.O.P. Terre di Siena 2016 - S.A. Olivic. delle Colline del Cetona – Toscana (Italy)
  4. Il Cavallino - Special Edition - Az. Agricola Il Cavallino – Toscana (Italy)
  5. Rincon de la Subbetica - Almazaras de La Subbetica – Spain


 

FRUTTATO MEDIO

1° Classified : Olivastro - Agricola Quattrociocchi Americo – Lazio (Italy)

2° Classified: Ca’Rainene TreFòrt - Paolo Bonomelli Boutique Olive Farm – Veneto (Italy)

3° Classified: Ortice Riserva - Tenuta Romano S.R.L. – Campania (Italy)

Grand Mention

  1. Monocultivar Coratina – Intini Srl – Puglia (Italy)
  2. Morellana - Sucesores de Hermanos Lopez S.A. – Spain
  3. Oro Bailen Reserva Familiar Picual - Aceites Oro Bailen Galgon 99 – Spain
  4. Primo MMXVI Biologico Casale La Farfalla - La Farfalla di Farfa – Lazio (Italy)
  5. Tenuta Torre di Mossa - Az. Agricola De Carlo S.A.S. – Puglia (Italy)

FRUTTATO LEGGERO 
1° Classified: 100% Italiano - Olio di Dievole S.R.L. – Toscana (Italy)

2° Classified: Marfuga - D.O.P. Umbria "Colli Assisi - Spoleto" – Az. Agr. Marfuga – Umbria (Italy)

3° Classified: Oli Castelló - Moli d’Oli G. Alsina i Fills – Spain

Grand Mention

  1. Bravoleum Picual - Explotaciones Jame Sl – Spain
  2. Cortijo La Torre Premium - Aceites San Antonio SLU – Spain
  3. Frantoio Franci IGP Toscano - Franci Snc – Toscana (Italy)
  4. Oro de Genave Seleccion - Olivar de Segura SCA – Spain
  5. Oro del Desierto – Rafael Alonso Aguilera Sl – Spain
  6. Schinosa - Az. Agr. Di Martino Sas – Puglia (Italy)

 
IMBALLAGGIO DEL PRODOTTO
For the communicative impact of container design, packaging and label graphics imaging
 
1° Classified: Acushla Gold Edition - Acushla Sa - Portugal

2° Classified: Olivastro – Az. Agr. Quattrociocchi - Italy

 

SISTEMA DI IMBALLAGGIO
for the bottle range that best defines the corporate identity
 
 
1° Classified: Castillo de Canena - Spain

2° Classified: Olio di Dievole S.R.L. - Italy
 
 
Olive Oil Academy by IRVEA.ORG  

lunedì 10 aprile 2017

Eataly - l'olio extravergine e i suoi abbinamenti




Un buon olio è in grado di valorizzare ancor più un buon piatto.
E' però importante saper scegliere quale, a seconda del menù, sia il migliore con il giusto apporto di amaro, piccante e fruttato, le tre qualità principali del vero extravegine di oliva.

Questo è ciò che si imparerà al Corso "L'olio Extravergine e i suoi abbinamenti" che si terrà il 19 Aprile a Roma, presso Eataly.

Un incontro speciale per scoprire il mondo dell'olio extravergine d'oliva e gli abbinamenti perfetti in cucina. L'evento è organizzato in collaborazione con Slow Food, e in aula, per l'occasione ci sarà l'esperto assaggiatore di oli Andrea Russo e la chef Nicoletta Lauran.

Non resta che prenotarsi per imparare a cucinare delle deliziose ricette abbinate con dei buonissimi oli !



domenica 9 aprile 2017

Olio e Formaggio abbinamento perfetto



Anche un prodotto tipico della nostra terra come il formaggio può essere valorizzato da un buon olio extravergine di oliva.

In funzione della stagionatura del formaggio e della sua piccantezza, potremo abbinare un olio con un fruttato da medio ad intenso, oppure da amaro leggero ad amaro deciso ed infine da medio ad intensamente piccante. 

I formaggi più freschi, infatti, richiedono oli mediamente intensi, quelli di media stagionatura oli più delicati, i formaggi più stagionati e a pasta dura, oli dal fruttato leggero o medio.


Regola

Una regola da applicare può essere la seguente:
  • Oli dal gusto più marcato, con amaro e piccante più netti da abbinare con cibi dalla struttura più robusta.
  • Oli dai sentori leggeri e dal gusto delicato da abbinare con cibi altrettanto delicati e fini.
  • Oli più sapidi, dal gusto rotondo e dai sentori mediamente intensi, con cibi dagli aromi più pronunciati.
Formaggi erborinati (Gorgonzola)

Oli con un fruttato di intensità medio alta, meglio se leggermente amari e piccati. Sul Gorgonzola dolce sconsigliati oli. 

  





Formaggi teneri

Oli con fruttato mediamente intenso, amarognoli
e piccanti. Dolci e fruttati per formaggi delicati e
ricoperti di muffe.



Formaggi bufalini(Mozzarella di bufala)

Abbinabili con la maggior parte degli oli in cui si percepisce il sapore di oliva.
Pecorini

formaggi meno stagionati e piccanti si possono abbinare oli mediamente fruttati,amarognoli e leggermente piccanti. Ai formaggi più stagionati quelli con fruttato,amaro e piccante più marcati.
Caprini

Olio fruttato amarognolo e piccante.

domenica 2 aprile 2017

Olio, attenzione al prezzo troppo basso!



Spesso sugli scaffali dei supermercati troviamo l'olio extravergine d'oliva a dei prezzi veramente convenienti. Il prezzo è invitante ma occorre fare molta attenzione alla scelta. 
La premessa è che costa produrre olio e quindi deve costare
Dietro la sua produzione ci sono dei costi notevoli, dovuti soprattutto alla manodopera, tali da rendere impossibili alcuni prezzi che sarebbero sottocosto. Quale azienda venderebbe l'olio a 4 euro se per produrlo ne occorrono di più?

L'olio  che costa meno di 6 euro al litro non è olio extravergine d'oliva italiano. 
Il suo prezzo medio si aggira sui 7 euro, quando il prezzo è molto più basso si possono formulare 3 ipotesi:


  • l'olio non è italiano ma bensì importato da altri stati
  • l'olio non è dell'ultima annata ma bensì fa parte delle rimanenze degli anni passati
  • l'olio non è extravergine d'oliva


Di vitale importanza, quindi, risulta essere l'etichetta informativa in cui sono riportate le informazioni, utili per capire se l'olio è buono o no.

Per prima cosa, controlliamo la presenza di scritte come, ad esempio, "ottenuto da olive italiane", "ottenuto da olive coltivate in Italia" o semplicemente "Prodotto Italiano".
Per i miscugli di provenienza straniera sarà specificato se si tratta di:
"miscele di oli di oliva comunitari" 
"miscele di oli di oliva non comunitari" 
"miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” 

In secondo luogo, controlliamo sempre la data di scadenza, ancor meglio se è riportata la campagna di raccolta. Per esempio, se troviamo scritto c.o. 2015 o 2015/2016, vuol dire che le olive sono state raccolte a fine 2015 e quindi per la regola dei 18 mesi il prodotto mantiene le sue proprietà inalterate fino a giugno 2017.

Purtroppo, l'aspetto riguardante l'acidità dell'olio non è facile da definire a priori ma solo un palato fino riuscirebbe, una volta assaggiato, ad accorgersi dei difetti che questo presenta.





mercoledì 29 marzo 2017

I 7 Olii della vergogna!

Venduto come olio extravergine di oliva quando invece non lo era.
Questo lo scandalo che ha colpito 7 aziende italiane produttrici di olio a cui l'antitrust ha inflitto multe salatissime per contraffazione.
La notizia risale al Giugno del 2016, quando, a seguito di una segnalazione da parte di un periodico specializzato in informazione alimentare, è scattata la mobilitazione dei carabinieri del Nas, i quali, dopo attenti prelievi di campioni ed analisi di laboratorio, hanno riscontrato olio contraffatto con evidenti difetti di riscaldo, rancido, umidità e persino muffa.
Per questo motivo sono state condannate le aziende : Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna (confezionato per Lidl) e Antica Badia (confezionato per Eurospin).
Il ministro delle Politiche Agricole Martina ha perciò deciso di rafforzare i controlli: è di assoluta importanza tutelare un settore strategico come quello dell'olio extravergine di oliva italiano.


lunedì 27 marzo 2017

Gelato all'olio extravergine di oliva



Non ci aveva ancora pensato nessuno, ma ora l'olio extravergine trova un ulteriore alleato con cui esaltare le proprie qualità. Il gelato all'olio extravergine di oliva è solo l'ultima invenzione scaturita dall'ultima competizione di Gelato World Tour tenutasi a Bologna. 
Ad accedere alla finale che si terrà a Rimini dal 8 al 12 Settembre 2017 è stato il pugliese Alessandro Leo che con la sua "crema di latte all'extravergine di oliva" ha conquistato i giudici e sbaragliato gli altri 120 concorrenti che si sono dati battaglia a colpi di gelato.
Non ci resta che aspettare metà settembre per capire se l'olio extravergine di oliva con il suo inventore sapranno imporsi come miglior gelato e gelataio internazionale.



sabato 25 marzo 2017

Come conservare l'olio extravergine:No alle oliere




Spesso ci preoccupiamo di comprare olii costosi e non pensiamo alla loro conservazione.
L'olio extravergine di oliva essendo composto per il 99% di grasso assorbe l'aria che ne altera velocemente le qualità chimiche ed organolettiche.
Qui di seguito un elenco di norme per una corretta conservazione:

No alle oliere: Sono sicuramente belle da vedere ma sono deleterie per la conservazione dell'olio perché fanno entrare aria e luce.
Anche quando andate al ristorante chiedete che l'olio vi venga servito in una bottiglia di vetro chiusa e col tappo antirabbocco cosicché nessuno possa aver inserito un altro olio al suo interno.


Attenzione alla temperatura: l'olio deve essere conservato ad una temperatura compresa, preferibilmente, tra i 12 e i 18 °C; deve essere evitato il suo congelamento e la sua esposizione a temperature superiori ai 20 °C.

Chiudere sempre la bottiglia:  Ricordati che l'olio ha una scadenza media di 18 mesi da quando è stato confezionato a condizione che non entri in contatto spesso con l'aria.Per questo motivo diventa importante il tappo della bottiglia che serve proprio ad evitare che si inneschi il processo di ossidazione.

Evita la luce: un altro fattore importantissimo che pregiudica velocemente le qualita dell'olio è la luce.Conserviamo la bottiglia in un luogo asciutto e riparato dalla luce.

martedì 21 marzo 2017

Olivastro è il miglior olio extravergine biologico 2017

 


L' Olivastro dell'azienda Quattrociocchi di Alatri (Frosinone) si aggiudica il primo posto nel concorso XXII Premio Biol tenutosi dal 18-20 Marzo 2017 ad Ostuni.
Al secondo posto il "Francibo" prodotto da Franci a Montenero d'Orcia (Grosseto), al terzo l'andaluso "Finca La Torre-Hojblanca".Al quarto posto il Mimi prodotto a Modugno (Bari).
In gara 350 oli provenienti da 15 Paesi e un numero cospicuo di new entry, sintomo di una sempre crescente riconoscibilità del premio a livello internazionale.
Il Premio Biol è patrocinato da Ministero delle Politiche agricole, Ifoam e AgribioMediterraneo. Partner: Ente Parco delle Dune Costiere, Gal Alto Salento, Università di Bari e di Foggia, Associazione Dialoghi Fluidi, Fondazione Dieta Mediterranea, Itas Pantanelli-Monnet di Ostuni, Chemiservice, Consorzio Puglia Natura, Biolitalia, Agap, Rete Utile Buono e Bio.

Italiani primi al mondo per la salute



Nonostante la crisi, la crescita che non decolla, la disoccupazione e la politica che traballa, gli Italiani ottengono il primo posto in merito alla salute. A decretarlo è stato Bloomberg Global Health Index l'indice sulla salute pubblicato dall'azienda Bloomberg che ha preso in considerazione vari aspetti come la l'aspettativa di vita che in Italia è di 82 anni, le cause di morte, e i rischi per la salute tra cui la pressione sanguigna, il consumo di tabacco, la malnutrizione e la disponibilità di acqua pulita.
Merito di questo primato è senza dubbio la dieta mediterranea ricca di verdura, frutta fresca e naturalmente l'olio extravergine di oliva di cui l'Italia risulta avere il maggior numero di cultivar al mondo, circa 500.
A dividere il podio con l'Italia anche Islanda e Svizzera, mentre la Germania è solo al 16° posto e gli Stati Uniti al 34°.
La salute parte quindi dal piatto.
Voi cosa ne pensate?

lunedì 20 marzo 2017

Come scegliere un ottimo olio extravergine




Quante volte davanti allo scaffale del supermercato ci siamo detti: "Ed ora quale olio prendo?"
Purtroppo, non possiamo aprire la bottiglia e gustarlo, nè tantomeno riusciamo a vederne il colore, ma allora, come facciamo a scegliere un buon olio che non sappia di rancido e che sia un vero extravergine di oliva?
A complicare la situazione, la poca chiarezza delle informazioni contenute sulle etichette che, come dimostrato dalla trasmissione "mi manda Rai Tre", in 12 oli su 19 sono risultate false.

Consideriamo i seguenti aspetti:

La bottiglia
Come prima cosa, osserviamo la bottiglia: deve essere necessariamente scura, per proteggere l'olio dalle fonti luminose che ne pregiudicherebbero velocemente le qualità sensoriali.
Preferiamo gli olii che si trovano più al riparo dalla luce in quanto non sono rimasti troppo a lungo esposti: le bottiglie in fondo allo scaffale sono perciò la scelta migliore.

Data di consumo
L'olio non è come il vino che più invecchia e più è buono. Trattandosi di un grasso, assorbe ossigeno innescando il processo di ossidazione che ne degrada velocemente le sue qualità.
Evitate pertanto di prendere olii che sono vicini alla data di consumo: la vita media di un buon olio si attesta al massimo sui 18 mesi da quando è stato imbottigliato.

Estrazione e spremitura a freddo
Per non alterare le proprietà organolettiche dell'olio, la lavorazione deve avvenire alla temperatura massima di 27°, si parla quindi di estrazione a freddo.
Fino a qualche tempo fa, i frantoi erano molto più rudimentali.
La spremitura avveniva attraverso delle presse su dei dischi detti fiscoli: in questo caso parliamo di spremitura a freddo.
Preferiamo sempre olii che riportino la dicitura estrazione a freddo.

Produzione e confezionamento
Uno dei fattori che può incidere negativamente sulla qualità finale dell'olio è sicuramente il tempo che intercorre tra la spremitura nel frantoio e l' imbottigliamento.
Queste due fasi devono essere le più brevi possibili onde evitare che l' olio entri in contatto troppo a lungo con l' ossigeno e favorire così il processo di ossidazione. Scegliamo quindi oli che vengono prodotti e confezionati nella stessa zona.



E se ancora siamo indecisi prendiamo un olio DOP o IGP



Mentre per l'olio extravergine non sono obbligatorie le analisi chimiche e l'analisi sensoriale effettuata da un comitato panel certificato,  per gli oli DOP e IGP tutto questo è obbligatorio!.
Infatti, un produttore che vuole immettere sul mercato il proprio olio e certificarlo con il bollino rosso (DOP) deve innanzitutto inviare alcuni campioni del suo olio in un laboratorio chimico per fare analizzare l'acidità che deve essere inferiore  al 0,8 gr, mentre i perossidi devono essere inferiori o uguali a 20.




mercoledì 15 marzo 2017

7 falsi miti sull'olio di oliva

 
 
 
 
L'olio di oliva è più grasso dell'olio di semi ? Falso

Tutti gli oli contengono la stessa quantità di grasso (99%) e apportano 9 chilocalorie per grammo. Il burro è meno calorico dell'olio perché contiene acqua (ma presenta altri svantaggi).
L'olio di oliva non fa, quindi, ingrassare più dell'olio di semi, al contrario, essendo più saporito e viscoso, ne basta una minor quantità per dare soddisfazione palatale.


L'olio di oliva è meno digeribile degli altri oli ? Falso

Al contrario, l'olio di oliva è il più digeribile di tutti ed è consigliato anche per i lattanti. L'olio di semi è più chiaro e meno saporito, ma non per questo
più digeribile. Il pregiudizio negativo deriva probabilmente dal fatto che l'olio di oliva è molto aromatico e per questo il sapore permane più a lungo.
L’olio d’oliva è più digeribile degli altri oli grazie alla sua elevata concentrazione di acidi grassi monoinsaturi, tra cui spicca l’acido oleico, utile per un migliore funzionamento delle funzioni epato-biliari.
Un olio più gustoso quale quello di oliva, inoltre, rende i cibi più appetitosi e quindi, sollecitando maggiormente i succhi gastrici, li rende più digeribili.


Il colore verde dell'olio indicata alta qualità ? Falso

Il colore verde con riflessi gialli più o meno intensi, dipende esclusivamente dalla cultivar, dal grado di maturazione e dal processo di estrazione.
Il colore dell'olio è indice di alterazione soltanto in presenza di riflessi rossastri (l'olio si è deteriorato perché non è stato conservato al riparo dalla luce o è stato estratto da olive che hanno subito una forte gelata).


La qualità di un olio dipende soprattutto dal sistema di estrazione ? Falso

La qualità di un olio dipende da molti fattori. In sintesi, un olio pregiato si ottiene:
scegliendo l’ambiente di coltivazione e le cultivar evitando attacchi parassitari
raccogliendo le olive nello stadio ottimale di maturazione effettuando la raccolta delle olive dall’albero e non a terra mettendo le olive raccolte in cassette di plastica forate conservando le olive in ambienti freschi e ventilati molendole entro 24-48 ore gestendo adeguatamente i sistemi estrattivi (curando igiene,
limitando contatto con ossigeno, controllando temperatura ecc.)


I migliori contenitori per l'olio sono le bottiglie in vetro ? Falso

I migliori contenitori sono quelli in acciaio inossidabile.
Vanno bene anche in vetro, ma opachi (cioè non trasparenti alla luce).
È preferibile che la forma dei contenitori abbia il fondo più stretto della parte centrale, come pure la bocca. Questo per ridurre la superficie di contatto rispettivamente con le morchie e l'aria.
Sono da evitare i contenitori in materiale sintetico perché trasmettono facilmente l'odore del materiale sintetico all'olio.


L'olio di oliva non va bene per le fritture ? Falso

L'olio d'oliva è uno dei migliori per le fritture, anche se
certamente più costoso. Infatti, resiste a temperature molto elevate senza bruciare e quindi senza produrre composti tossici (ancora di più quello di arachide, ma non ha altre benefiche proprietà dell’olio di oliva) .
Un olio ricco in fenoli può addirittura produrre fritture salutari.


Un olio che pizzica in gola ha un'acidità alta ? Falso

L’acidità dell’olio non è percepibile al gusto, ma si può determinare solo con apposita analisi in laboratorio.
La sensazione di “pizzicore” (piccante) è, invece, una caratteristica positiva degli oli giovani, in quanto connessa alla presenza di sostanze antiossidanti (fenoli e tocoferoli), e la sua intensità dipende dalla cultivar, dall’epoca di maturazione, dal sistema di estrazione e dalle modalità e durata di conservazione dell’olio.
La medicina attribuisce a tali sostanze un ruolo fondamentale contro l'invecchiamento delle cellule del nostro organismo.

martedì 14 marzo 2017

I benefici dei polifenoli dell'olio extravergine

 


Cosa sono
I polifenoli sono degli antiossidanti naturali presenti nelle pianti, utili nella prevenzione contro l'ossidazione delle lipoproteiine e nel reagire contro i radicali liberi ma sono anche accertati effetti positivi a chi soffre di problemi cardiovascolari e insorgenze tumorali.


A cosa servono
Non tutti i polifenoli sono però indice e garanzia di qualità nutrizionale e sensoriale, dobbiamo distinguere le varie sotto famiglie esistenti.
I polifenoli in grado di svolgere un’azione protettiva sono l’idrossitirosolo e altri derivati tipicamente presenti nell’extravergine.
L’azione benefica si sviluppa solo quando il contenuto supera un certo livello.
In altre parole secondo l’Efsa assumendo ogni giorno 20 g di olio extravergine (che contiene almeno 250 mg/litro di polifenoli) si raggiunge la quota di 5 mg di idrossitirosolo utili all’organismo.

I benefici più importanti sono
  1. Aiutano la prevenzione dei tumori
  2. Prevengono le infiammazione
  3. Prevengono le malattie caridiovascolri
  4. Favoriscono la crescita dei capelli
  5. Stimolano il sistema immunitario

Amaro e piccante
Spesso l'amaro e piccante è considerato un difetto nell'olio perché generalmente si tende a preferire un prodotto dal sapore più dolce considerandolo migliore.
Non tutti invece sanno che questo è un grosso errore di interpretazione.
non appezzando le caratteristiche chimiche e sensoriali dei migliori oli extra vergini di oliva.
L'olio essendo una spremuta di olive rispecchia il loro sapore e il loro odore che naturalmente è amaro e fruttato. Queste note sono dovute alla presenza dei polifenoli che proteggono l'olio dal processo di ossidazione che a lungare lo rende rancido e quindi dannoso all'organismo umano.


“L’OLIO DEVE PIZZICARE… PIÙ PIZZICA PIÙ È BUONO” – Dott. Gino Celletti

mercoledì 8 marzo 2017

"Prima spremitura" vs "Estrazione a freddo"

Quante volte abbiamo letto sull'etichetta di una bottiglia d'olio "Prima spremitura a freddo" oppure "Estrazione a freddo". Vi siete mai chiesti cosa significano queste frasi, che in un primo momento sembrano essere la stessa cosa? 
Dobbiamo fare prima un doveroso passo indietro e capire come funzionano attualmente i moderni processi di lavorazione e come funzionavano prima. 

I frantoi più moderni sono dotati di impianti di estrazione dell'olio detti "ciclo continuo" collegati in continuità tra di loro e che esclude ogni interruzione nella lavorazione in cui non vi e' alcuna necessita' di ricorrere ad un'ulteriore pigiatura.



Per non alterare le proprietà organolettiche dell'olio, la lavorazione deve avvenire alla temperatura massima di 27° e quindi viene detta estrazione a freddo.

Fino a qualche tempo fa, i frantoi erano molto piu' rudimentali. 
La spremitura avveniva attraverso delle presse su dei dischi detti fiscoli.



Sul primo disco, adagiato sul fondo del piatto, si dispone uno strato di pasta d'oliva, si sovrappone un secondo disco e un secondo strato di pasta e così via.
A questo punto la torre viene inserita nella pressa e sottoposta a pressioni medie dell'ordine di 400 atm.
Per effetto della pressione il mosto d'olio si separa dalla frazione solida e dal sistema drenante fluisce lungo l'esterno e lungo la foratina e viene raccolto sul piatto.
L'operazione di carico e scarico era alquanto onerosa, ma soprattutto il difetto principale era la difficoltà di pulizia dei fiscoli: le fibre trattenevano sempre residui di pasta che alterandosi facilmente per azione di muffe e dell'ossidazione conferivano all'olio sapori sgradevoli (sapore di fiscolo)
In questo caso si parla di spremitura a freddo.
Come avrete ben capito il primo metodo "Estrazione a freddo" è molto più efficiente garantendo una qualità maggiore dell'olio.

mercoledì 1 marzo 2017

Olio extra vergine,12 volte su 19 l'etichetta non è conforme al prodotto



Tutto è iniziato con il servizio del programma  "Mi manda Rai Tre" in cui venivano mostrati i risultati condotti su alcuni campioni d'olio extra vergine d'oliva presenti in commercio.
Lo scopo era quello di mostrare l'attinenza di quanto scritto nell'etichetta con il contenuto del prodotto.


12 dei 19 campioni si sono rivelati totalmente differenti da quanto dichiarato.
Ad aprire ora un'inchiesta contro ignoti ci ha pensato la procura di Siena sequestrando le 12 bottiglie d'olio per essere sottoposte nuovamente ad analisi del Cnr di Perugia.


Questi i risultati rilevati (fonte repubblica.it):


In rosso (etichetta completamente discordante dal prodotto)
In giallo (olive comunitarie ma coltivate in italia)
In verde (corrispondenza perfetta)



1. Clemente italiano Prezzo 7,30 euro 1l 100% Italiano

2. Arioli italiano bio Prezzo 5,96 1l Blend olio italiano + extracomunitario


3. Club Premium Igp toscano Prezzo 13,40 1l Olio comunitario


4. Sasso classico UE Prezzo 5,99 euro 1l Olio comunitario


5. De Cecco classico UE Prezzo 6,45 euro 1l Olio comunitario (presenza nord africano circa 10/15%)


6. Costadoro Il grezzo italiano Prezzo 9,05 euro 1l Olio extracomunitario (greco e turco)


7. Bertolli gentile UE Prezzo 5,19 euro 1l Olio comunitario (presenza mediorientali circa al 20%)


8. Monini Gran Fruttato Selezione italiano Prezzo 8,39 euro 1l 100% italiano


9. Cirio UE classico Prezzo 4,25 euro 1l Olio Comunitario


10. Farchioni Il casolare Grezzo naturale UE Prezzo 8,40 euro 1l Olio comunitario


11. Poggio Santa Maria dop Umbria Prezzo 14 euro 1l Olio comunitario


12. Terre di Siena toscano dop podere ricavo bio Prezzo 7,50 euro 1l Blend olio italiano + comunitario


13. Terre d'Italia Sabina dop Prezzo 15,85 Olio comunitario vecchio o rettificato


14. Antica fattoria UE Prezzo 3,79 euro 1l 100% italiano (presenza di cultivar marocchino)


15. Tarocco Mi Manda RaiTre Olio di semi


16. De Cinti Oro italiano Prezzo 5,09 euro 1l Olio comunitario


17. Fior fiore Coop 100% italiano Prezzo 9,16 euro 1l Olio italiano (e comunitario)


18. Sagra Oro 100% italiano Prezzo 5,65 euro 1l Olio italiano (e comunitario)


19. Val di Mazzara dop Fior fiore Coop Prezzo 11,10 euro 1l 100% italiano


20. Carapelli italiano non filtrato Prezzo 10,20 1l Olio extracomunitario

giovedì 23 febbraio 2017

Corso Gambero Rosso - Extravergine, l'oro d'Italia

Fonte: Gambero Rosso



Roma, 09 Mag - 23 Mag      150,00 €


DETTAGLI
martedì (tre incontri) 18:00 - 20:00

EXTRAVERGINE: L'ORO D'ITALIA
E' il dettaglio che fa la differenza e un goccio d'olio può farla! 
Corsi differenti per apprendere il mondo dell'olio. 
Non solo degustazioni, ma una conoscenza che parte dalle cultivar e arriva sulle tavole di ognuno di noi!

ABC DELL'OLIO
Tre incontri per scoprire tutto sull'olio.

1) Panoramica delle varie produzioni regionali e delle differenti cultivar presenti in Italia.
Metodi di produzione dell'extravergine.
Importanza dell'extravergine nella cultura gastronomica italiana e nella dieta mediterranea.
Descrizione e riconoscimento dei difetti. Degustazione pane e olio alla fine

2) Intensità  del fruttato: degustazione e riconoscimento delle diverse gradazioni.
Degustazione di vari tipologie di extravergini da tutta Italia. Degustazione pane e olio alla fine

3) L'abbinamento dell'extravergine nei piatti della tradizione gastronomica regionale. Degustazione pane e olio alla fine

Per tutti gli iscritti al corso ABC dell'olio, la partecipazione all'evento "Olio in Città... del gusto" è gratuita!

Il docente: Indra Galbo
Coordinatore delle degustazioni per la guida Oli d'Italia del Gambero Rosso. 

N.B.: La Città del gusto di Roma offre un'ampia possibilità di parcheggio interno alla struttura

Maggiori informazioni sul sito Gambero Rosso

Olio al supermercato

Fonte: Carabinieri



L'olio d'oliva è un alimento fondamentale nella dieta dell'uomo.

La legge riconosce come oli di oliva vergini solo quelli ottenuti dal frutto dell'olivo, mediante processi di spremitura che non causano alterazioni dell'olio e che non comprendano altri trattamenti diversi dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione.
Vi offriamo alcune informazioni per scegliere il prodotto migliore in ragione del rapporto ottimale qualità/costo.

Gli oli di oliva vergini si classificano come:

olio extra vergine d'oliva: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 6.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 0,80 gr. per 100 gr.;
olio di oliva vergine: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 5.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 2 gr. per 100 gr.;
olio di oliva vergine corrente: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 3.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 3,3 gr. per 100 gr.;
olio di oliva vergine lampante: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è inferiore a 3.5 e/o la cui acidità espressa in acido oleico è superiore a 2 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO).

Non sono oli di oliva vergini:

olio di oliva raffinato: olio di oliva ottenuto dalla raffinazione di oli di oliva vergini, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
olio di oliva - composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini: olio di oliva ottenuto da un taglio di olio di oliva raffinato e di oli d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 1 gr. per 100 gr.;
olio di sansa di oliva greggio: olio ottenuto dalla sansa delle olive mediante estrazione con solventi o processi fisici (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
olio di sansa di oliva raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione di olio di sansa di oliva greggio, con un tenore di acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
olio di sansa di oliva: olio ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva raffinato e di oli di oliva vergini diversi dall'olio lampante, con un tenore di acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 1 gr. per 100 gr.

Il "punteggio organolettico" è stato introdotto con reg. CEE 2568/91 (e successive modificazioni) al fine di consentire, attraverso una metodica analitica, la classificazione degli oli vergini di oliva utilizzabili per il consumo diretto.
Prima di essere messo in commercio l'olio deve passare due esami, uno chimico-fisico ed uno organolettico da parte della commissione ufficiale di degustazione.

Guardiamo l'etichetta dell'olio

Le indicazioni obbligatorie, da riportare sulle etichette delle confezioni degli oli di oliva, sono previste sia dalla normativa generale in materia di etichettatura (D.Lgs. 109/92) sia da normative verticali nazionali e comunitarie.
Gli oli d'oliva commestibili, destinati al consumatore, devono essere messi in vendita esclusivamente preconfezionati in recipienti, della capacità massima di 5 litri provvisti di un sistema di chiusura che perda la sua integrità dopo la prima utilizzazione, anche se acquistati direttamente dal frantoio o presso la sede privata del piccolo produttore locale.
L'etichetta comprende indicazioni obbligatorie ed altre facoltative. 

Le informazioni obbligatorie sono le seguenti:

denominazione di vendita: deve essere conforme alla classificazione prevista dalla normativa ("olio extra vergine di oliva", "olio di oliva vergine", "olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini", "olio di sansa di oliva"). Ogni denominazione deve essere accompagnata da una della dicitura: se "olio extra vergine di oliva" da "olio di oliva catagoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici"; se "olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e da oli di oliva vergini” da “olio contenente esclusivamente oli di oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive”; se “olio di sansa e di oliva” da “olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive” oppure “olio contenente esclusivamente oli provenienti dal trattamento della sansa di olive e oli ottenuti direttamente dalle olive”;
nome o Ragione Sociale o Marchio depositato e Sede del produttore o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Unione Economica. In genere tali indicazioni vengono fatte precedere da diciture quali "imbottigliato da...", "prodotto da...", "prodotto ed imbottigliato da...", "confezionato da...", "distribuito da..." e simili. Per sede s'intende la località (comune) ove è ubicata la sede legale o sociale dell'operatore;
sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento: l'indicazione della sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento può essere omessa nel caso di impresa produttrice o confezionatrice che disponga di un unico stabilimento ubicato allo stesso indirizzo della sede legale o sociale;
quantità nominale: deve essere espressa, trattandosi di un prodotto liquido, in unità di volume utilizzando il litro (l o L), il centilitro (cl) o il millilitro (ml). Gli oli di oliva, destinati al consumatore, devono essere posti in vendita esclusivamente preconfezionati in recipienti nelle quantità nominali seguenti espresse in litri: 0,10- 0,25 -0,50 -0,75 - 1,00 -2,00 -3,00 -5,00;
lotto: cioè l'insieme delle unità di vendita (bottiglie o lattine) prodotte o confezionate in circostanze praticamente identiche. Il lotto è determinato dal produttore o dal confezionatore dell'olio. Esso deve figurare in modo da essere facilmente visibile, chiaramente leggibile ed indelebile ed è preceduto dalla lettera "L", salvo nel caso in cui sia facilmente distinguibile dalle altre indicazioni dell'etichetta. L'indicazione del lotto non è richiesta solo quando il termine minimo di conservazione figura con la menzione del giorno, mese ed anno, in modo da identificare una specifica partita;
termine minimo di conservazione: è la data fino alla quale l'olio conserva le sue specifiche proprietà in adeguate condizioni di conservazione. Essa va indicata con la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il..." seguita dalla data oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa figura. La data deve essere espressa almeno con l'indicazione del mese e dell'anno (solitamente l'olio extravergine di oliva, se ben conservato, mantiene le sue proprietà per circa 18 mesi).
origine delle olive e dell'olio, indicando il Paese di provenienza (Stato membro della UE o extracomunitario) o l'eventuale miscela di oli di origine diversa. 
La denominazione di vendita, la quantità ed il termine minimo di conservazione devono figurare in etichetta nello stesso campo visivo. 
Tutte le indicazioni devono essere almeno in lingua italiana e menzionate in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili, senza essere in alcun modo dissimulate o deformate.
Tra le informazioni facoltative si possono trovare:Un carabiniere dei N.A.S. mostra il marchio CE su una bottiglia di olio.[d]
la lettera minuscola "e": marchio CE per gli imballaggi preconfezionati corrispondenti ai requisiti delle norme CEE;
la modalità di conservazione. Qualora sia necessaria l'adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto e del tipo di recipiente impiegato, è utile riportare delle indicazioni riguardanti il modo più corretto per conservare l'olio (ad esempio" conservare al riparo della luce e lontano da fonti di calore");
per l'olio extra vergine e l'olio d'oliva vergine sono ammesse le diciture "prima spremitura a freddo" e "estratto a freddo";
la designazione dell'origine, per i soli oli extravergini d'oliva e di oliva vergine, sugli imballaggi e sulle etichette destinati ai consumatori, è indicata solo quando l'olio è estratto dalle olive in un frantoio situato in una determinata zona geografica;
l'acidità massima, se accompagnata, nello stesso campo visivo e con caratteri delle stesse dimensioni, dall'indice dei perossidi, dal tenore delle cere e dall'assorbimento ultravioletto.  

Le principali frodi

La frode più usuale nel settore oleario è quella di miscelare olio di semi con olio di oliva e farlo passare per olio extravergine d'oliva. In alcuni casi è stato accertato che olio di semi colorato artificialmente con clorofilla e betacarotene era venduto per olio extravergine.
Un'altra frode più specialistica e raffinata, di difficile individuazione, si va sempre più affermando e consiste nel far passare per olio extra vergine d'oliva oli che all'origine erano stati qualificati lampanti o maleodoranti. Questi, opportunamente trattati e con l'aggiunta di modeste quantità di oli vergini di oliva, acquistano, sotto l'aspetto chimico, parametri propri dell'olio extravergine.
Vedi Tutte le frodi dell'olio extravergine

Consigli per il consumatore:

instaurate un rapporto di fiducia con un fornitore affidabile, soprattutto quando acquistate il prodotto all'ingrosso;
diffidate dalla vendita "porta a porta", spesso si tratta di persone che smerciano miscele di olio di semi e di oliva con l'aggiunta di clorofilla e betacarotene;
scegliete aziende che, per serietà ed immagine, ne assicurino la qualità (in più occasioni sono state scoperte aziende fantasma, senza responsabile né sede sociale, che avevano immesso sul mercato notevolissimi quantitativi di oli extravergine sofisticati);
leggete con attenzione l'etichetta che, anche se non sempre garantisce l'origine dell'olio, costituisce comunque una "carta d'identità" di qualsiasi alimento;
diffidate delle confezioni anonime prive della corretta etichettatura;
tenete presente il rapporto qualità-prezzo. 

Fonti normative
Reg. UE n. 61/2011 che modifica il Reg. (CEE) 2568/91
Reg. (CEE) n. 640/2008 che modifica il regolamento (CEE) 2568/91  
Reg. (CEE) n. 2568/91 testo consolidato relativo alle caratteristiche degli oli d'oliva e degli oli di sansa d'oliva nonchè ai metodi ad essi attinenti
Reg. (CE) n. 182/2009 ha stabilito le nuove norme in materia di indicazioni obbligatorie nell'etichetta dell'olio vergine ed extravergine di oliva, da integrare con quanto indicato nel regolamento CE n.1019/2002 e successive modifiche.
Reg. (CE) n. 1019/2002
Reg. (CE) 1513/2001; 

Tutte le frodi dell’olio extravergine

Fonte: Il fatto alimentare



In Italia le frodi sull’olio extravergine di oliva sono una costante negli ultimi 50 anni e hanno coinvolto quasi tutti i grandi marchi. Le possibilità di essere colti in fallo sono scarse, sia perché le autorità sanitarie non dispongono di validi supporti legislativi, sia perché trattandosi di frodi senza rischi sanitari, i problemi per i consumatori sono contenuti.

Le contraffazioni più diffuse si fanno miscelando olio mediocre importato da Spagna, Grecia e Tunisia a un prezzo vantaggioso, con prodotto locale da etichettare come "100% italiano".

Un’altra furberia consiste nel recuperare olio con problemi organolettici (odore e sapore di morchia, muffa, rancido, riscaldo), eliminare i difetti attraverso la deodorazione (vietata per legge) e vendere il lotto come extravergine. In questo video Roberto La Pira fa il punto della situazione.